Coronavirus e didattica a distanza
Psicologo a Cantù
Il periodo pandemico che stiamo attraversando comporta molte novità dal punto di vista relazionale: in particolare per bambini e adolescenti è un tempo colmo di novità e nuove sfide legate alla situazione attuale. Un'area importante della loro vita coinvolta in queste novità è quella della scuola. Non poter andare in classe ma frequentare lezioni on-line comporta vari cambiamenti di significati importanti.
La scuola non è solo il luogo in cui apprendere nuove nozioni e conoscenze, ma anche entrare a far parte di un gruppo formativo ed esperienziale fondamentale per la loro crescita. In questo modo sperimentano nuove modalità relazionali facendo amicizia con altri coetanei e confrontandosi con maestre e insegnanti. Questo aspetto relazionale è fortemente cambiato dalle limitazioni che sono state apportate al contesto scolastico a causa del virus.
Se da un lato la didattica a distanza è stata per loro più confortevole dal punto di vista delle loro esigenze pratiche e fisiche, dall'altro lato può essere meno soddisfacente dal punto di vista relazionale. I bambini e gli adolescenti infatti, si trovano nel momento di vita in cui lo stare con gli altri, relazionarsi con insegnanti e amici, incarna un aspetto nutritivo fondamentale per la loro crescita. La didattica a distanza rischia di togliere tutta la ritualità che andare a scuola comporta anche nei termini di organizzazione ed incontro con gli altri. La posta in gioco è che venga a mancare la dimensione corporea dell'incontro, aspetto così nutriente e sostanzioso per il momento evolutivo che si deve affrontare.
Se da un lato la DAD (Didattica a distanza) preclude una certa modalità di incontro, è vero anche che preserva, in caso di emergenza, la presenza della scuola e, anche se in maniera diversa, della classe. La sfida attuale sembra essere quella di trovare nuove modalità di incontro e supporto, seppur a volte mediate dall'utilizzo di un device quale computer o tablet. Bisogna pensare ad un nuovo significato per esprimere vicinanza a questi bambini e ragazzi (che ovviamente hanno esigenze differenti a seconda del momento evolutivo che stanno vivendo) e aiutarli a affrontare questa nuova avventura.
Proprio in questo momento storico può essere utile soffermarsi su quanto accade: a questo proposito il sostegno psicologico rivolto a genitori e adolescenti è uno strumento prezioso per elaborare quanto succede nelle proprie vite e darne una narrazione che crei un senso. Il percorso psicologico permetterà quindi di fornire maggiori strumenti e competenze per stare meglio sia ora sia quando l'emergenza sarà finita.